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Carie

Decalcificazione o cavità dei denti.

La placca (un sottile film molle, formato da residui di cibo, mucina e cellule epiteliali morte, che rappresentano un mezzo di coltura per la crescita batterica) è il principale fattore eziologico della carie e della malattia parodontale.

Profilassi

La rimozione della placca a intervalli regolari (almeno ogni 24 h) aiuta a eliminare le malattie dei denti.Per la maggior parte dei pazienti, spazzolare bene i denti una o più volte al giorno è sufficiente per rimuovere la placca.Gli spazzolini elettrici ed elettronici sono molto buoni, ma uno spazzolino normale morbido è sufficiente se viene utilizzato per un certo tempo (in media, da 3 a 4 min) e con l'impegno necessario: usare troppo dentifricio può determinare l'abrasione dei denti.Il terzo gengivale del dente è la più importante zona da pulire, ma è l'area che più spesso viene trascurata.Il filo interdentale, che pulisce gli spazi tra i denti, deve essere utilizzato almeno una volta al giorno.Fatto scorrere tra due denti adiacenti, viene poi appoggiato sulla superficie laterale di ogni dente e fatto scorrere in alto e in basso per tre volte, arrivando fino al di sotto del margine gengivale; tale procedura viene ripetuta fino a quando tutti i denti non sono stati puliti con il filo.I fili molto sottili ma resistenti o rivestiti di cera o di politetraetilene, possono essere utlizzati dai pazienti che presentano punti di contatto estremamente stretti tra i denti o che presentano otturazioni con superfici taglienti.

La superficie del dente è più suscettibile alla carie quando è poco calcificata o in ambiente acido.Tipicamente, la decalcificazione inzia quando il pH sul dente scende sotto 5,5.I denti che hanno incorporato il fluoro nello smalto sono più resistenti alla decalcificazione e più facilmente si calcificano di nuovo quando il pH aumenta.Molti denti presentano fossette, fessure e buchi aperti dello smalto, che possono estendersi dallo smalto alla dentina.Questi piccoli difetti sono grandi abbastanza da accogliere i batteri, ma troppo piccoli da essere ben puliti.La fluorazione ha creato una differenza relativamente lieve nel tasso di carie delle fossette e delle fessure.Tuttavia, i sigillanti (materie plastiche che si legano strettamente alla superficie dello smalto) aiutano a ricostruire questi difetti, proteggendo il materiale sottostante dal raggiungimento dei batteri presenti.Di conseguenza, le fessure diventano sterili o, al massimo, i batteri presenti non hanno cibo da metabilizzare formando acidi.

Lo streptococcus mutans è la causa più frequente di carie.Se una mamma presenta un ceppo batterico molto cariogeno (probabilmente con un alto tasso di carie) è probabile che il suo bambino lo acquisisca, forse quando viene baciato, e sviluppi infine la carie.Idealmente, la mamma può essere trattata per eliminare i batteri presenti con la speranza che acquisisca un ceppo meno cariogeno.Questo trattamento deve essere effettuato prima del parto o tra il parto e l'eruzione del primo dente del bambino (a circa 6 mesi) e consiste nella bonifica di tutta la bocca della mamma dalla carie, eseguendo le otturazioni e le sigillature delle fossette e delle fessure, consigliando una dieta con poco saccarosio e poi utilizzando dei farmaci (sciacqui con 15 ml di clorexidina gluconato allo 0,12% per 60 sec al mattino e alla sera per 2 settimane).

Un approccio più pratico, affidabile ed efficace dal punto di vista dei costi è trattare una persona giovane che inizia a presentare la carie.Sono indicati il fluoro contenuto nell'acqua e nel dentifricio, le applicazioni topiche di fluoro e istruzioni di igiene orale.Tuttavia, il 20% della pololazione giovane (dall'età scolare a metà dei 20 anni) che presenta l'80% delle carie ha bisogno di ulteriore aiuto, quali uno schema terapeutico più intensivo di igiene orale e consigli su una dieta a basso contenuto di zuccheri.Queste persone devono sottoporsi a sedute di igiene orale e ad applicazioni di fluoro per via topica in varie sedute (da 2 a 4 volte/anno).Tutte le carie vengono rimosse e sostituite da otturazioni provvisorie o definitive e vengono sigillate tutte le fossette, le fessure e i buchi aperti dello smalto.Il paziente si sciacqua la bocca con la clorexidina gluconato per 60 sec ogni mattina e ogni sera per 2 settimane.Questo colluttorio può macchiare i denti, alterare il gusto per breve tempo dopo l'uso (così è meglio che sia utlizzato dopo i pasti) e dare irritazione locale.Poi il paziente inizia un programma di applicazione topica di fluoro a casa propria, applicando un gel contente fluoruro stannoso allo 0,4% con uno spazzolino o con un supporto individuale orale subito prima di andare a letto.In alternativa, puo' essere utilizzato uno sciacquo per 60 sec con una soluzione di fluoruro sodico neutro allo 0,05% una o due volte al giorno.I pazienti che masticano gomma o succhiano caramelle dure sono invitati a sostituirle con quelle senza zucchero contenenti xilitolo, che effettivamente inibisce la carie.

Nelle comunità dove non c'è l'acqua fluorata, viene raccomandato l'uso delle compresse o delle gocce (non in commercio in Italia) di fluoro.La dose deve essere scelta per integrare la bassa quota di fluoro presente in natura nell'acqua, ma non deve essere così alta da determinare fluorosi dentaria.Usare un dentifricio contenente fluoruro è vitale.

E' importante diagnosticare precocemente la carie.Prima di iniziare il trattamento complessivo di un nuovo paziente, viene di solito effettuata una serie completa di radiografie endorali.Per i pazienti considerati ad altro rischio di carie (p.es., quelli che presentano carie diagnosticate durante l'esame obiettivo o che presentano molte ricostruzioni) devono essere effettuate radiografie tipo bite-wing ogni 12 - 18 mesi.Per i pazienti a basso rischio, le radiografie vanno effettuate una volta ogni 2 - 3 anni (talvolta a intervalli più lunghi).Una ortopantomografia può fornire informazioni utili circa lo sviluppo dei denti, di cisti o di tumori dei mascellari, di denti soprannumerari o assenti in modo congenito e la possibilità dell'inclusione del terzo molare.La permanenza di denti in età avanzata determina l'esposizione di molte radici man mano che la gengiva recede.Così, la carie delle radici è diventata più frequente.

Terapia

Ricostruzione dei denti: le lesioni inziali devono essere rimineralizzate, se possibile, con una seduta di igiene orale seguita dall'applicazione ripetuta di fluoro e con l'aiuto di una buona cura a casa.Le ricostruzioni devono essere conservative, lasciando quanto più possibile dentina e smalto sani.

Le ricostruzioni vengono effettuate dopo aver rimosso la carie.Un'otturazione provvisoria puo' essere lasciata per 6 - 10 settimane nella speranza che un dente conservi la sua vitalità e depositi dentina secondaria per sigillare la polpa esposta.Le otturazioni delle superfici occlusali dei denti posteriori, che sostengono il peso della masticazione, devono essere effettuate con materiali resistenti.Il più comune è l'amalgama di argento, un composto di mercurio, argento, rame, stagno e talvolta zinco, palladio o indio.L'amalgama è un prodotto piuttosto durevole, poco costoso, usato da > 150 anni: le otturazioni in amalgama durano in media 14 anni ma, con una buona igiene orale, molte durano > 40 anni.Recentemente, c'è stata discussione se le piccole quantità di mercurio che sfuggono dalle otturazioni di amalgama nel tempo possano essere dannose.Tuttavia, sembra che le quantità siano così piccole da non essere significative e tutti i materiali dentari alternativi possono anche presentare alcuni svantaggi.se un dente presenta una decalcificazione estesa, la semplice rimozione della carie può minare la sua struttura.In questo caso, il dentista rimuove la carie, riempie le cavità di cemento e leviga le superfici esterne del dente, così che possa essere posizionata una corona, protesi di solito in oro.La porcellana fusa a una corona metallica o una corona di porcellana a giacca viene utilizzata per i denti anteriori poichè la porcellana somiglia allo smalto.

Protesi dentarie: i denti persi devono essere sostituiti da ponti fissi, impianti osteointegrati oppure protesi parziali o totali per prevenire lo spostamento dei denti naturali rimasti, che comporta problemi estetici e occlusali.

Un ponte è composto da denti artificiali uniti gli uni agli altri e, a ogni estremità, ha una corona che viene cementata sui denti pilastro.Quindi un ponte è un apparecchio non facilmente rimovibile.Lo stress occlusale in un ponte è sostenuto soprattutto dai denti pilastro.Un ponte è di solito più piccolo di una protesi parziale, ma uno o più ponti possono essere posizionati per ricoprire i denti di un'intera arcata dentaria mascellare o mandibolare.

Un impianto è tipicamente a forma di radice, spesso costruito in titanio.Uno o più impianti vengono posizionati nell'osso dove essi si osteointegrano.Dopo un periodo di guarigione, i denti artificiali vengono collegati agli impianti, che non sono facilmente rimovibili.Dato l'alto potenziale di infezione in queste sedi è necessaria una scrupolosa igiene orale.

Una protesi parziale è tipicamente un apparecchio mobile che si aggancia sui denti pilastro e che puo' essere rimosso e pulito.Parte del carico occlusale è sostenuto dai tessuti molli sottostanti la protesi, spesso su entrambi i lati del mascellare.Questa protesi viene usata di solito quando non ci sono più denti naturali dopo i denti da sostituire o quando devono essere sostituiti molti denti e non è possibile realizzare dei ponti (spesso per motivi economici).

Le protesi totali sono apparecchi rimovibili utilizzati quando non ci sono più denti: esse aiutano il paziente a masticare, migliorano il linguaggio e l'aspetto, ma non possono raggiungere l'efficacia o le senzasioni tattili di una buona dentatura naturale.

Tutte le protesi dentarie mobili vengono generalmente tolte prima di un intervento chirurgico alla gola, di anestesia generale o di terapia dello shock convulsivo, per evitare la perdita, la rottura, l'inalazione o la deglutizione in tali situazioni.Quando vengono rimosse, devono essere conservate in acqua per prevenire variazioni delle loro dimensioni, che si possono verificare quando si asciugano.Tuttavia, numerosi anestesisti ritengono che se si lascia una protesi dentaria in sede si favorisce l'introduzione di un tubo nelle vie aree, si mantiene il viso in una forma più normale in modo che la mascherina si fissi meglio, si impedisce che i denti naturali danneggino la gengiva opposta a un mascellare completamente edentulo e non si interferisce con la laringoscopia.

 

 

Testi tratti da: Manuale Merck 4° edizione - Medicom Italia Edizioni
Immagini tratte da: Atlante di Chirurgia Parodontale - Istituto per la Comunicazione Audiovisiva - Milano

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